text & interview by Tobia Piatto ( tobia.piatto@positive-magazine.com)
foto by Tobia Piatto & Andrea Nordio
E’ da un paio di giorni che nel piazzale davanti la stazione ferroviaria di Venezia, S. Lucia, manifestano saldamente dei lavoratori, ormai ex- lavoratori di “Wasteels” ( una delle società con cui lavora Trenitalia). Questa quarantina di persone, che sono solo una parte (in tutto sono 860 lavoratori), lavoravano nelle linee notturne nazionali e internazionali, ora soppresse grazie ai nuovi accordi presi tra Trenitalia e Veolia. Ma per meglio spiegare la situazione, questa è una lettera scritta da uno dei lavoratori “Wasteels” alle istituzioni competenti:
” Le invio questa mia lettera come invito a condividere sdegno e preoccupazione per gli eventi, che qui di seguito riporterò, che vedranno salvo interventi più significativi il licenziamento di 800 lavoratori che operano nel settore ferroviario e che hanno fornito la propria opera attraverso diversi intermediari per molti anni al loro effettivo datore di lavoro quale è Ferrovie dello Stato prima e Trenitalia poi.
Faccio riferimento al settore notte, alla soppressione dei collegamenti tra nord e sud Italia servita da i treni notte, affidati alla società Servirail che gestisce il personale per le tratte nazionali, e alle tratte internazionale che collegano Venezia-Parigi e Roma-Parigi il quale personale a tutt’ oggi, e fino all’10 dicembre, è gestito dalla società Wasteels con ufficio personale al binario 1 della stazione di Venezia e a Roma .
Il 19 gennaio scorso nasce la partnership fra il gruppo Fs e Veolia il primo convoglio a targa italo-francese Tvt, Trenitalia Veolia Transdev. La nuova società ferroviaria ha ottenuto il via libera del ministero dei Trasporti francese, e diventa così la prima società ferroviaria privata ad avere una licenza nel mercato transalpino del trasporto passeggeri su rotaia per la tratta notturna Venezia-Milano-Parigi. Quindi trenitalia decide, nella veste di nuova socierà di diritto francese tvt, di reclutare il personale viaggiante ex novo, con chiari vantaggi economici rispetto a personale italiano che ha già maturato emolumenti retributivi legati a esperienza e anzianità; ma ciò che più lascia perplessi è che lo fa in Francia a Parigi creando disoccupazione in Italia, e rinunciando all’esperienza e la qualità di un servizio che può essere fornito solo da chi questo lavoro lo fa da più di 30 anni.
Diretta conseguenza di questa scelta se non si troveranno soluzioni occupazionali alternative sarà il licenziamento con effetti diretti nel tessuto sociale come: mutui bloccati, finanziamenti che non possono essere rimborsati e famiglie private di sostentamento, nonché dei costi che la collettività dovrà assumersi davanti a nuovi disoccupati arrivati alla soglia dei 30,40, o50 anni; difficili così da ricollocare.
Trenitalia ha già dichiarato davanti ai sindacati di non sentire nessuna responsabilità e di non dover nulla a chi, anche se per loro lavora da molti anni, non è assunto direttamente da Trenitalia spa.
È da precisare che trenitalia rescinde il contratto d’appalto con un’anno di anticipo dalla naturale data di scadenza pagando presumibilmente delle penali piuttosto salate alle aziende coinvolte”.
altre info qui.