Il presidente della Reyer Basket, Luigi Brugnaro, sceso in campo candidato da Forza Italia nel tentativo di evitare l’elezione a Sindaco di Felice Casson, sostenuto dal PD e da altre realtà locali, ha ingaggiato una lotta personale contro la giornalista della Nuova Venezia Roberta de Rossi su twitter.
La giornalista che ha postato su twitter un’immagine che di certo non è nulla di offensivo o di parte, ma che anzi segnala un curioso fatto di cronaca, è stata violentemente attaccata dal candidato sindaco Brugnaro, o chi per lui (visto che non si sa esattamente se sia stato il candidato stesso oppure qualcuno del suo staff) con dei post che poco hanno a che fare con la civiltà e la correttezza.
A #Venezia campagna… di condominio per le #elezioni2015 pic.twitter.com/jqSiohO8Wy
— roberta de rossi (@rdr3roberta) April 26, 2015
@rdr3roberta senza vergogna…e sei una giornalista ..dov’è la deontologia professionale? Scorretta! #Brugnarosindaco — Luigi Brugnaro (@LuigiBrugnaro) April 26, 2015
Brugnaro nel suo tweet domanda: “Dove sta la tua deontologia professionale?” Oltre al fatto che non si capisce la domanda, sul perché pubblicando una foto, per altro innocente ma che evidenzia solamente l’avversione a Brugnaro (e il suo si alle grandi navi) da parte una persona che abita nello stesso palazzo della sua sede elettorale a San Tomà. La polemica però non finisce e i tweet continuano imperiosamente:
@rdr3roberta sempre più bugiarda!! Ma come fai a fare la giornalista? #Brugnarosindaco — Luigi Brugnaro (@LuigiBrugnaro) April 26, 2015
La Giornalista de La Nuova Venezia, mette di fatto Brugnaro al muro rispetto ai candidati nella sua lista, in particolare quelli che lavorano come giornalisti. Se Brugnaro attacca la giornalista Roberta De Rossi per non essere corretta, si può dire altrettanto dei candidati di Brugnaro che non si sono sospesi per il periodo della campagna elettorale, come invece aveva fatto ad esempio il giornalista Nicola Pellicani che aveva corso per le primarie del Centro Sinistra? Conclude con un appello, anzi con un ordine diretto al quotidiano “La Nuova Venezia” per ottenere correttezza che non è stata rispettata a suo dire:
@nuova_venezia pretendo correttezza dai vostri giornalisti per campagna elettorale. Roberta De Rossi è un pessimo esempio. #Brugnarosindaco — Luigi Brugnaro (@LuigiBrugnaro) April 26, 2015
Ma andando ad “esplorare” gli altri tweet del candidato sindaco di Centro Destra, si evince subito uno stile aggressivo e quando l’ex assessore e consigliere comunale Beppe Caccia fa notare a Brugnaro che i giornalisti non sono asserviti al potere con questo tweet:
Solidale con @rdr3roberta. Per @LuigiBrugnaro i giornalisti sono sdraiati o sono da aggredire. — Beppe Caccia (@beppecaccia) April 26, 2015
Lui non perde tempo e risponde immediatamente:
@beppecaccia @rdr3roberta @LuigiBrugnaro: Finalmente riappare Beppe Caccia. Il peggiore politico che ha rovinato veramente la Città! — Luigi Brugnaro (@LuigiBrugnaro) April 26, 2015
Ma Caccia ovviamente, politico navigato mette i puntini sulle i e zittisce Brugnaro, che poi non ha più replicato.
.@LuigiBrugnaro è ancora arrabbiato perché qualcuno si era permesso di chiedere conto degli impegni presi per la Misericordia. @rdr3roberta — Beppe Caccia (@beppecaccia) April 26, 2015
Nel frattempo, all’interno del gruppo di facebook “Via il Gabiotto dal Campanile”, (che si rifaceva al gabbiotto posto sotto il campanile di san marco anni fa e poi rimosso poiché antiestetico dopo una lunga campagna dei cittadini per farlo rimuovere), la polemica continua e arrivano messaggi di solidarietà alla giornalista anche da Pietro Bortoluzzi, candidato nelle file di Fratelli D’Italia al fianco dell’ex presidente della Provincia di Venezia ed ex sindaco di San Donà Francesca Zaccariotto, che oggi ambisce alla poltrona di Sindaco a Ca’ Farsetti. Tra le persone che non hanno compreso tanta “violenza” nelle parole di Brugnaro (o chi per lui usa i suoi social network) c’è anche Claudio Scarpa dell’AVA. Nell’ultimo post di Brugnaro poi si legge:
Per fermarmi questa volta dovete ammazzarmi. Venezia deve essere liberata da tanta meschinità. Via i fannulloni. #Brugnarosindaco — Luigi Brugnaro (@LuigiBrugnaro) April 26, 2015
La domanda giunge spontanea: ma chi ha fermato prima Brugnaro? A quale volta precedente si riferisce? Tutto è lecito a questo punto, anche pensare che “questa volta” si possa riferire al mancato acquisto da parte di Brugnaro dell’Isola di Poveglia, dopo che la cittadinanza, riunitasi in comitato è riuscita ad ostacolare e fermare la vendita dell’isola veneziana. Ora c’è solo da aspettare per vedere quale direzione la campagna elettorale, che si sta scaldando sempre di più fino al fatidico giorno delle elezioni del 31 maggio. AGGIORNAMENTO, ORE 1.16pm Luigi Brugnaro, sempre via twitter chiede scusa alla giornalista:
@rdr3roberta Mi scuso per il tono eccessivo di qualche messaggio. La deontologia professionale e’ un valore per tutti. #Brugnarosindaco — Luigi Brugnaro (@LuigiBrugnaro) April 27, 2015