Intervista / Interview by Sara Cimino Editor in Milan
Traduzione di Chiara Nuzzi, editor in Venice
Stefano Carlo Ascione, 23 years old, is about to finish his studies in Architecture in Barcelona, where he was born, and is collaborating in some important projects for his city. We have been in contact during one of the workshop he followed for his university in the capital city of Hungary.
Stefano Carlo Ascione 23 anni, sta concludendo gli studi di architettura nella sua natia Barcellona, collaborando già ad alcuni importanti progetti per la sua città. Ci siamo sentiti durante uno dei workshop che ha seguito per l’università nella capitale Ungherese.
SC: Hi Stefano, where are you?
SA: I am in Budapest for the first time in my life and I am doing a workshop of sustainable architecture.
SC:Ciao Stefano, dove sei?
SA:Sono a Budapest per la prima volta, per un workshop di architettura sostenibile.
SC: Sustainable architecture?!
Yes! Budapest is an incredible city from this point of view! Let’s think about the development project and environmental management, the Living Danube – the biggest environmental investment in Europe of the year 2010, by which it will be possible to depurate the 95% of the waste water from the capital (at the moment it is at the 50% less or more, that is not bad anyway!). Moreover, also the reconstruction of the factory itself is interesting. This operation is based on sustainable parameters. A vegetal layer of ten thousand square mitres covers the whole structure, so that the surface absorbs the dust and the polluted materials, being able to isolate the ecosystem from the noise pollution made by the depuration machine. It is a good example of how the new architecture can combine modernity and sustainability.
SC: Architettura sostenibile?!
SA: Si! Budapest da questo punto di vista è una città incredibile! Basta pensare al progetto di recupero e gestione ambientale, il Living Danube -l’investimento ambientale piú grande in europa dell’anno 2010- con il quale si riuscirá a depurare il 95% delle acque di scarico provenienti dalla capitale (al momento è circa il 50%, che non è male!). Oltre a questa funzione, è interessante anche la costruzione stessa della fabbrica, basata sui parametri dell’architettura sostenibile. Tutta la struttura è stata ricoperta da un manto vegetale di 10mila metri quadrati di superficie, che assorbe la polvere e i materiali contaminanti, isolando anche acusticamente l’ecosistema dai rumori prodotti dalla macchina di depurazione. E’ un ottimo esempio di come la nuova architettura è capace di coniugare modernità e sostenibilità.
SA: I really had no idea that there were so modern structures! What do you think about the city for the young people?
The environment is very similar to the Barcelona’s one, and cosmopolitan too. This city in fact is one of the most relevant European capitals for cultural exchange. Due to this, Budapest offers a lot of possibilities for having fun at night in bars or fashionable clubs.
SC: Non ne avevo idea che ci fossero delle strutture così di avanguardia! E come ti sembra la città per i giovani?
SA: L’ambiente é molto simile, direi quasi cosmopoilita come Barcellona, perché é una delle capitali europee per lo scambio culturale, a livello di bar e luoghi per la sera c’è una bella offerta.
SC: Did you find any place in particular you liked the most?
SA: Some famous places are the Ruin Bars, such as the Szimpla. These are meeting places where have some drinks with friends, see the screening of a movie, listen to good music, or just have a chat. The Szimpla has been decorated with recycled furniture that had been thrown away (I really love the bath turned into a couch and the piano into a drinks cupboard!) and with rests of an old factory. Another famous and fashionable bar is the Mumus, which is an old local restructured with coloured walls, graffiti and wall projections…very striking!
These places usually are underground locals no longer in use that are recuperated in order to give the people a way to stay in touch and to meet again; I really think it is a good idea!
SC: Hai trovato qualche locale in particolare che ti piace?
SA: Sono famosi i Ruin Bars, come ad esempio il Szimpla, sono dei luoghi di ritrovo dove prendere qualcosa con gli amici, vedere una proiezione di un film, ascoltare musica, chiacchierare… Per decorare il Szimpla hanno riciclato dei mobili che erano stati buttti nella spazzatura, (troppo bella la vasca che diventa divano e un pianoforte che diventa mobile-bar!) e usato i resti di una vecchia fabbrica.Un altro bar molto famoso e di moda è il Mumus, anche questo è un vecchio locale ristrutturato, con pareti colorate, graffiti e proiezioni sulle pareti, molto suggestivo! Sono in generale dei posti i posti in disuso un po’ underground,recuperati per dare un modo alla gente di rincontrarsi, trovo che sia una bella idea!
SC: There is a particular appointment for design?
SA: Yes, there is. One a month at Wamp market, the young designers can sell their creations, I think it is very interesting, only unique pieces! It takes place in the Erzsébet square during summer, while in winter it takes place in Godorklub.
SC: C’è qualche appuntamento particolare per il design?
SA: Si, c’è un mercato una volta al mese, il Wamp, dove giovani designer possono vendere le loro creazioni, è molto interessante! Sono tutti pezzi unici. Si svolge nella piazza Erzsébet d’estate mentre in inverno mi hanno detto che si tiene al Godorklub.
SC: What about some nice shops you have seen here?
SA: I really liked a shop selling second hand stuff, the Jajcica, where you can also negotiate the prices. Something you can’t really miss is the typical Hungarian cake in the cake shop Molnar’s. I went to do some photos in a beautiful market close to the river: KÖZPONTI VÁSÁRCSARNOK. The products are for tourists, at the ground floor you can find spices, cakes and cold cuts, while on the first floor there are handicraft products. The whole structure of the end of 19th century really deserves a visit!
SC: E qualche negozio particolare?
SA: Mi è piaciuto un negozio che vende pezzi di seconda mano, il Jajcica, http://www.jajcica.hu/, con la possibilità di contrattare i prezzi. Poi da non perdere è il dolce tipico ungherese nella pasticceria Molnar’s (. Sono andato a fare delle foto in un bellisismo mercato vicino al fiume, KÖZPONTI VÁSÁRCSARNOK, i prodotti sono per turisti, a piano terra ci sono, spezie, dolci, salumi… invece al primo piano ci sono articoli di artigianato, ma è la struttura del fine ‘800 che merita di essere visitata!
SC: What do you take home from this journey?
SA: It has been a great opportunity to discover an unknown city…The outcome has been a mix between retro-grandma and electroboogie style. It has been a nice surprise and, belive me, it still remains so much to discover! A stop in this city should be a must for every young traveller!
SC: Cosa ti porti da questo viaggio?
SA: Per me é stata un’opportunitá di scoprire una cittá sconosciuta, risultata un mix tra retro-grandma e electroboogie style. É stata una lieta sorpresa e credimi, rimante tanto da scoprire! Dovrebbe essere un “must” per ogni giovane viaggiatore!