“Joy” è la storia di una giovane donna sognatrice che non vuole arrendersi di fronte alle ingiustizie ed alle discriminazioni che la vita le riserva. Lei ha un sogno e sin dall’infanzia è sua nonna a spronarla a pensare in grande, a non arrendersi mai e a perseguire le proprie idee- invenzioni, qualunque possa essere il giudizio degli altri.
Questo incentivo si dimostra vitale per una bambina “condannata” a vivere in un contesto famigliare difficile per una mente creativa come la sua, frammentato dal divorzio dei genitori, che è solo una delle numerose degenerazioni derivate da tensioni ed incomprensioni, contrasti violenti ed inopportuni. La madre si “ubriaca” di soap opera e tv mentre il padre abbandona continuamente il letto coniugale; la sorella non sembra aver mai “seppellito l’ascia di guerra”, covando un’innata gelosia nei confronti di Joy, che va crescendo con lo svilupparsi della storia. Questo ambiente difficile ed inospitale origina dallo sconforto e dalla cieca rassegnazione, dall’eterna insoddisfazione di individui mediocri ed apatici. Joy però è diversa ed è proprio la consapevolezza di ciò a stimolare in lei una sempre più crescente voglia di “evasione”.
“È nel momento più freddo dell’anno che il pino e il cipresso, ultimi a perdere le foglie, rivelano la loro tenacia” (cit. Confucio)
Quanto saresti disposto a lottare per una tua idea, per un tuo obiettivo? Joy ce ne da la prova, spingendo la sua tenacia oltre ogni limite, risvegliando la parte di se stessa più determinata e battagliera; una rivincita su coloro che mai credettero nelle sue capacità, etichettandola “perdente” ed un riscatto dal ruolo forzatamente impostole dalla società di donna casalinga, unicamente votata alla casa e ad una vita mediocre.
Liberamente tratto dalla vita di Joy Mangano (che è anche produttrice esecutiva del film), conosciuta come l’inventrice americana del Magic Mop, divenuta poi imprenditrice milionaria di successo, il nuovo film del regista di “American Hustle” e “Il Lato positivo”, ci regala una sceneggiatura carica di tensione emotiva, che saprà coinvolgere ed avvicinare il grande pubblico ad una delle figure femminili oggi più influenti e celebri di tutta l’America e non solo, punto di riferimento nella storia della televendita.
Un cast d’eccezione accompagna una strepitosa Jennifer Lawrence, non a caso candidata agli Oscar Academy Awards come miglior attrice protagonista, ci sorprende in “Joy” per la sua versatilità ed una innata capacità espressiva, capace di impersonare ed amplificare un ruolo che sarà riferimento non solo per le donne che vogliono riscattare il proprio ruolo nella società contemporanea, ma di tutti coloro che inseguendo con perseveranza il proprio sogno, nella consapevolezza delle proprie capacità, sanno che un giorno la vita saprà premiarli.
LG