Lara Bacchiega (classe 1989) è una giovane fotografa italiana interessata ad indagare il rapporto fra l’uomo e il paesaggio. Si laurea nel 2014 in Arti Visive e dello Spettacolo all’Università IUAV di Venezia e nello stesso anno viene selezionata per partecipare alla 98ma Collettiva Giovani Artisti della Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia.
Abbiamo chiesto a Lara di presentarci il suo lavoro Città in letargo/Sleeping towns.
“Non sono in cerca di bei luoghi, solitamente caratterizzati da un qualche interesse storico o artistico, quello che mi attira sono al contrario dei luoghi banali, quasi nulli, ma che a un secondo sguardo più accurato, rilevano della tracce del nostro vivere contemporaneo”.
Città in letargo/Sleeping towns parte dal concetto di “nonluogo” definito nel 1992 da Marc Augè, e racconta Bibione, una città balneare del litorale veneto durante la stagione invernale. Affascinata da questa località, nata non per espletare le usuali funzioni di una città, ma solamente per il divertimento, per il turismo di massa e per il tempo libero, “Bibione diviene un nonluogo in quanto luogo di passaggio, frequentato in massa nella stagione estiva, mentre sospeso e svuotato nei mesi invernali, al punto da assumere l’aspetto di una città fantasma. Il lavoro è stato svolto per mettere in evidenza alcune delle caratteristiche identificate da Augè riguardo a questi particolari spazi, come la loro standardizzazione e omologazione, il loro anonimato, l’essere slegati dal contesto in cui si inseriscono e il loro carattere di luogo non vissuto davvero, ma frequentato e visto senza vera consapevolezza” ci spiega.
Per raccontarla Lara sceglie una fotografia silenziosa che, senza ricorrere alla presenza fisica umana, racconta molto dell’uomo e del suo essere nel mondo.
Benevenuti nella Città in letargo.