L’esibizione sarà allestita alla Ballroom of SAIC, nella quale dei video attenderanno i visitatori, immergendoli nelle registrazioni ambientali e risonanze acustiche di Spanghero: la ricerca sonora dell’artista esplora le tenebre dei teatri, rivelandone – con fasci di luce acustici – la fisionomia architettonica.
Il progetto Monologues inizia nel 2014 e sin dal principio si focalizza sui rapporti tra architettura e suono, ed ha già calcato i palcoscenici di dodici tra i più rilevanti teatri italiani, compresa la Fenice ed il San Carlo a Napoli.
Michele Spanghero, artista multidisciplinare, si dedica da anni al campo della musica ed a quello della ricerca fotografica, sempre volgendo lo sguardo verso l’impercettibile, il marginale, al fine di attirare sguardo ed orecchio dello spettatore all’inosservato. Nel 2016 riceve menzione come “Miglior giovane artista italiano” da Artribune, e vince il Premio Internazionale Arte Pubblica a Sesto nel 2015, inoltre ha già esposto e si è esibito in numerosi gallerie e palcoscenici di tutto il mondo, per esempio all’Ambasciata Italiana (Bruxelles, Belgio), Mart – Museo d’Arte Trento e Rovereto, Fondazione Bevilacqua La Masa (Venezia), e tantissimo altro.
Le sue risonanze acustiche prenderanno “materialità” fino a creare un ponte ideale tra le due Biennali, quella di Chicago e quella di Venezia.