Venere in Teatro: arte al femminile al Living Room

Alla stagione “Living Room 2018” viene aggiunto il sottotitolo di “Venere in Teatro”. A partire dal primo giorno di rassegna di gennaio, verranno proposti appuntamenti che coinvolgeranno danza, musica, poesia e teatro contemporaneo, con eventi inseriti all’interno del circuito “CONNESSIONI – Rete Veneta per la Ricerca Teatrale”.
venere
Credits Andrea Macchia
Live Arts Cultures, associazione culturale di Forte Marghera, presenta una rassegna di otto appuntamenti e quattro laboratori a Spazio Farma Mestre – Venezia, un’iniziativa in collaborazione con Farmacia Zoo:È, creato apposta per un pubblico curioso e che vuole avvicinarsi alle nuove arti performative.
Alla stagione “Living Room 2018” viene aggiunto il sottotitolo di “Venere in Teatro“. A partire dal primo giorno di rassegna di gennaio, verranno proposti appuntamenti che coinvolgeranno danza, musica, poesia e teatro contemporaneo, con eventi inseriti all’interno del circuito “CONNESSIONI – Rete Veneta per la Ricerca Teatrale”.
Il nuovo programma sottolineerà la potenza generativa dell’arte al femminile e richiama il teatro come casa accogliente, capace di includere tutti i linguaggi delle arti performative.
Tra tutti gli artisti e le compagnie presenti, sono molte le artiste donne provenienti da tutta Italia, impegnate in una ricerca pluriennale nel proprio ‘fare’: Annamaria Ajmone, Federica Furlani, Francesca Foscarini, Mariangela Gualtieri, Marta Dalla Via, Lucia Palladino e Silvia Costa.
Ogni appuntamento della rassegna vedrà un’interessante selezione musicale operata da Boring Machines, Electronicgirls, Galaverna, Laverna e V.E.R-V, realtà che si concentrano sulla sperimentazione musicale e che sono partner della rassegna.
Oltre agli eventi, sono presenti anche quattro diversi appuntamenti di laboratorio formativo condotti dalle artiste Annamaria Ajmone, Francesca Foscarini, Marta Dalla Via, Lucia Palladino, per rinnovare pratiche e conoscenze per chi è già coinvolto oppure per permettere ad altri interessati di avvicinarsi alle poetiche e alle metodologie presenti nel programma.
Oltre alla rassegna e ai laboratori sarà possibile prendere parte a una serie di dialoghi informali. “Hangover! Cosa resta delle visioni?” è un percorso rivolto alla creazione di un pubblico consapevole, che vuole stimolare l’interpretazione e la critica personale delle performance nell’ambito della rassegna. Il gruppo di lavoro si incontrerà la settimana successiva ad ogni evento e discuterà i contenuti degli eventi.
Per facilitare la partecipazione, l’associazione Live Art Cultures ha creato un gruppo su Facebook, chiamato Teletrasportami, in cui gli interessati potranno organizzarsi per raggiungere Spazio Farma, aiutando chi non ha un passaggio, facendo amicizia e aiutando anche l’ambiente, motivi per iscriversi qui.
Il primo appuntamento è per il 19 gennaio con danza e sperimentazione elettronica:
Trigger di e con Annamaria Ajmone e musiche di Palm Wine.
Live electronics di e con EFFE EFFE /Federica Furlani e in ascolto V.E.R-V.
Cos’è Trigger? Trigger è un sistema mobile, che cambia sempre, adattandosi al luogo in cui viene ospitato. Il sistema ridisegna la geometria degli spazi e, viceversa, lo spazio trasforma l’azione performativa.
La coreografia è costituita da nuclei di movimento prestabiliti, composti tra di loro in maniera istantanea, e si sviluppa nell’area interna ed esterna al perimetro di un rettangolo iscritto nello spazio. Il pubblico è disposto lungo i lati e condivide lo spazio scenico con la performance. Trigger è un’esplorazione personale, orientata alla trasformazione di uno spazio in un luogo, che per un tempo limitato, diventa dimora, luogo di passaggio, tana di un corpo che, in ascolto continuo, amplifica gli spazi interni ed esterni a sé.
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